L’ADOZIONE A DISTANZA

Le attività principali dell’Associazione A.MI.KO sono rivolte alle popolazioni della diocesi di Kotido: in particolar modo il progetto delle adozioni a distanza opera nel distretto di Labwor, a sud- ovest della regione della Karamoja.

Se le condizioni generali di vita di queste popolazioni sono estremamente dure, ancora più difficile risulta la sopravvivenza nel territorio Labwor a causa di numerose difficoltà ambientali, culturali e sociali che intralciano le già scarse possibilità di emancipazione e di sviluppo del territorio.

Per ragioni storiche nella pressoché totalità della Karamoja lo Stato è praticamente assente, mentre le istituzioni religiose, diocesane e missionarie cercano di supplire a tale assenza, divenendo in molti casi il principale fattore di crescita e di speranza.

La popolazione dei Labwor è per lo più pacifica e vive di agricoltura di sussistenza; non di rado è vittima di razzie ed aggressioni da parte di alcuni gruppi locali di nomadi dediti alla pastorizia e dei ribelli del sedicente “Lord’s Resistance Army”, che imperversa in particolare nelle zone di confine con il Sudan, ricorrendo talvolta anche al rapimento di ragazzi e ragazze da addestrare alla guerriglia.

La povertà nelle sue forme più drammatiche è una costante: in quasi tutti i villaggi manca ogni bene di prima necessità e spesso molti giovani non possono affrontare gli studi.

E’ per questi motivi che uno degli intenti dell’Associazione è di favorire almeno l’istruzione primaria. L’obiettivo è di aiutare finanziariamente non solo ragazzi giovani e volenterosi ma lo stesso distretto scolastico per garantire un più ampio sviluppo culturale.

L’istruzione è il cardine per la crescita di un popolo, senza la conoscenza non è possibile sperare in una realtà migliore e tutto questo è ancora più drammaticamente realistico in quella realtà di povertà assoluta.

In Uganda il servizio scolastico è privato, non esiste una scuola dell’obbligo, non c’è gratuità dello studio; lo Stato interviene esclusivamente pagando gli stipendi agli insegnanti. Questa situazione ha favorito una concezione speculativa in quanto l’apertura di una scuola è, talvolta, semplicemente un’attività a mero scopo di lucro dove la preoccupazione educativa e l’istruzione passano in secondo piano.

Le scuole gestite da enti missionari o diocesani garantiscono invece un’alfabetizzazione e un’istruzione reale dei giovani senza alcun intento speculativo e con l’unico obiettivo di migliorare la condizione dei singoli e quindi della collettività.

Nel distretto di Labwor esiste una sola scuola primaria ed è gestita da suore comboniane, in collaborazione con la Diocesi locale, che accoglie al suo interno più di 1000 studenti tra ragazzi e ragazze, provenienti anche da villaggi che distano molti chilometri dalla scuola.

Occorre precisare che la condizione dei giovani trova parecchie disparità legate al sesso: per una bambina o per una ragazza è molto più difficile andare a scuola, poiché gli sforzi delle famiglie sono rivolte ai ragazzi che spesso hanno dunque più possibilità di concludere gli studi.

È per questa condizione che la scuola primaria di Morulem, unica presenza in Labwor, è nata come collegio per sole ragazze (l’istituto è intitolato a Santa Maria Goretti ed opera sin dal 1958), anche se mutate condizioni hanno portato all’ingresso di ragazzi, che comunque non possono alloggiare all’interno dell’istituto ma solo frequentarne i corsi mattutini e pomeridiani.

L’elevato numero di studenti, la necessità di ospitare le ragazze, di alloggiarle e di procurare loro il necessario per gli studi e il vitto fa sì che molte giovani, pur capaci, non possano frequentare la scuola o siano costrette ad abbandonarla per l’impossibilità di pagare la retta scolastica e le spese aggiuntive.

L’Associazione ha ritenuto opportuno per le suddette ragioni offrire in via prioritaria il proprio apporto alla soluzione di questa emergenza, attivandosi per contribuire al mantenimento scolastico dei giovani studenti della scuola primaria di Morulem.

A.MI.KO. si è dunque attivata secondo le seguenti linee guida:

1) L’adozione a distanza di studenti, che permetta loro di frequentare con regolarità gli studi e terminare il cammino formativo senza impedimenti finanziari.

2) La solidarietà scolastica: adottando un giovane studente si contribuisce, in parte, al mantenimento scolastico di tutta la classe, al fine di evitare condizioni di privilegio che possano essere dannose o creare situazioni di disagio. I ragazzi non hanno e non avranno, per questo motivo, coscienza della loro adozione e i loro contatti con gli “amici italiani”, (la famiglia adottante) saranno filtrati e gestiti da Sister Rosita, la superiora della missione comboniana di Morulem.

3) La gestione del ricavato: i docenti sono pagati dallo Stato e quindi nulla sarà devoluto loro. Tutte le risorse finanziarie saranno destinate invece per obiettivi scolastici e per il mantenimento degli studenti. In caso di necessità parte della sponsorizzazione potrà essere usata per cure mediche o quant’altro serva al ragazzo, sempre che siano spese necessarie e non voluttuarie.

4) Amministrazione delle risorse finanziarie: i fondi raccolti confluiranno in una cassa comune gestita unicamente da Sister Rosita che eviterà utilizzi non attinenti agli scopi dell’iniziativa (infatti, per precauzione, i soldi non saranno resi disponibili direttamente né agli studenti né ai loro genitori).

5) Comunicazioni con la famiglia adottante: l’associazione provvederà, nei termini già descritti, all’invio dei dati anagrafici e scolastici del ragazzo adottato, allegherà fotografie e in tempi stabiliti fornirà le informazioni relative al curriculum scolastico e quant’altro sarà ritenuto utile per uno scambio reciproco di informazioni (lettere o disegni…).

6) Durata dell’adozione: l’Associazione annualmente provvederà al rinnovo della sponsorizzazione prendendo contatto con gli iscritti e chiedendo loro se intendono o meno proseguire nella loro azione di sostegno.

COME ADERIRE ALL’ADOZIONE A DISTANZA

Chi è interessato all’adozione a distanza deve:

  • spedire una mail all’indirizzo info@amiko-onlus.it per avere maggiori informazioni.
    compilare in ogni sua parte il tagliando (che trovate nella sezione archivio) allegato e consegnarlo in busta chiusa alle persone responsabili:Antonini Marco 039/66 08 16Cogo Maria 02/331 05 802

    Colombo Alessandro 02/67 03 412

    oppure spedirlo a:

    A.Mi.Ko – Ass. Milano Kotido
    c/o Parrocchia S. Martino in Greco
    P.za Greco, 11 – 20125 Milano

  • effettuare un versamento attraverso una delle seguenti modalità:
    Assegno Bancario o Circolare
    Bonifico Bancario sul c/c n. 102728
    Presso Banca Popolare Etica S.c.a.r.l.
    Via Spallanzani 16 – Milano
    ABI: 05018 CAB: 01600
    IBAN: IT82K0501801600000000102728
  • Saranno poi inviati al sostenitore, i dati del bambino/a, alcune notizie riguardanti le località dove vivono, la Parrocchia, la Scuola, la missione ed il missionario responsabile del progetto di adozione a distanza
  • La quota richiesta, da versare in una o due rate, è di 190 € e sarà inviata alla persona responsabile

L’impegno richiesto è di almeno tre anni, per poter garantire che il bambino termini una tappa della scuola primaria