Tutto secondo le previsioni o quasi: il Comitato Esecutivo Nazionale ha approvato il 27 marzo scorso il ritorno al multipartitismo, un’ipotesi a cui si era dichiarato favorevole anche il presidente Museveni. La decisione del Comitato potrebbe però essere oggetto di referendum popolare, un’opzione decisamente avversata dai partiti di opposizione, impreparati al momento a sostenere una campagna elettorale.
Non è però mancato il colpo di scena: il Comitato ha anche previsto una modifca della Costituzione, in particolare dell’articolo che impedisce al presidente di restare in carica per più di due mandati. La modifica, che dovrà essere approvata da una specifica commissione e dal Parlamento, viene incontro a Museveni, il cui secondo mandato scade nel 2006; il presidente potrà quindi ricandidarsi, ponendo una seria ipoteca sul futuro politico dell’Uganda.